“Birreria La Taverna del Bucaniere”… Mmmmm, ma i bucanieri non bevevano mica il grog? (vero Hic Nick?) No, perché bevevano anche ottime birrazze ad alta gradazione alcolica (per poterla conservare più a lungo)! E ancora oggi in Belgio viene prodotta una birra alcolica di bestia che stenderebbe sicuramente quel finocchio di Johnny Depp e che prende il nome dai puzzolenti e spietati predoni dei tempi andati. In una posizione piuttosto infame nel centro di Gallarate si trova infatti l’unica birreria al mondo (attualmente!) della Biere du Boucanier e il buon MAD ha ben pensato di spedirci i suoi due inviati storici: CCB e Jaeger. A dire la verità anche il Sam avrebbe dovuto far parte della spedizione, ma l’associazione bucanieri-nave-mal di mare aveva preventivamente procurato al Sam profondi disturbi intestinali che avrebbero potuto trasformarsi in tragedia nell’esiguo spazio vitale dell’utilitaria che ci avrebbe scarrozzato fino al porto di Gallarate. Raccolta per la strada LaPittrice e trovati già sul posto alcuni beoni locali i due lupi di mare de “Il Cirroso” iniziano il loro duro lavoro. Il locale è piccolino e dislocato su due livelli: all’entrata si viene subito accolti da un bel bancone alle spalle del quale troneggiano le botticelle delle triple fermentate Boucanier contenenti la Dark (9°), la Golden (11°), la Red (7°) e forse anche qualcun'altra che siamo troppo ciucchi per ricordare.
La luce è bassa e l’atmosfera è calma come prima di una tempesta alcolica. Ci dirigiamo verso la scala stretta e ripida che porta al primo piano ma prima ci fermiamo ad ammirare i frigoriferi stipati di bottiglie di birra belga che sembrano invitarci ad un duello con loro, distrazione fatale che ci fa già inciampare negli scalini seppur ancora sobri! (Vergogna! N.d.MAD). Il piano superiore è occupato completamente da tavoli in grado di ospitare anche piccole compagnie di marinai con le gole avvizzite dalla vita di mare e l’ambientazione piratesca è ancora più evidente che in basso, tanto che il Jaeger cerca subito i rostri da abbordaggio per tentare di rimorchiare la biondina che sta cantando e suonando la chitarra in un piacevole spettacolino live. Ricuperato Jaeger dal suo mondo psicotico ordiniamo i tanto sospirati birroni che si rivelano ben spillati e tutti dotati di notevole corpo e carattere. Oltre alle Boucanier abbiamo avuto l’opportunità di bere anche una spillatura limitata della belga Gulden Draak, una bruna decisa da 10,5°. Tra un rutto e l’altro assaggiamo anche qualcosa di solido e anche la cucina non ci delude.
Il cesso è al primo piano e se siete già seduti di sopra è proprio comodo, è piccolo e così anche quando siete devastati non rischiate di perdervi vagando tra tazze di ceramica e lavandini.
Anche il personale è cordiale e il capitan… Pardon, il titolare è una persona appassionata e giustamente orgogliosa del suo vascello.
Unica nota stonata per noi Cirrosi è la presenza della scala, vera e propria barriera architettonica per ogni ciucco che si rispetti. La soluzione sarebbe quella di fermarsi al piano terra, ma l’interazione con il cesso prevede comunque la faticosa ascesa e la più pericolosa discesa… Comunque, sappiate che se la scala dovesse crearvi inconvenienti e mentre vi rialzate da terra cercando tutti i vostri incisivi sparpagliati sul pavimento potrete sempre dire di essere stati traditi dal rollio della nave e tentare di farvi offrire una Boucanier per ristabilire il vostro equilibrio.
In conclusione un ottimo locale da ciucchi che non si accontentano della solita birretta.

Il nostro voto: 4/5