Tanto tempo fa, in una sperduta landa inglese, vivevano tre mitici personaggi: il mago Mezzino, il prode Lanciuccotto e la mostruosa Idra a sette mezze.
Questa è la loro storia.
Tanto tempo fa il mago Mezzino, a causa dei suoi esperimenti etilici, aveva mandato a fuoco quasi tutti i piccoli paesi rurali dell'Inghilterra. Il suo sogno era creare un incantesimo in grado di donare birra infinita a tutte le persone, povere e ricche, senza discriminazioni. Ma la pazienza della gente finisce in fretta! Per questo motivo Mezzino era stato costretto a scappare e a rifugiarsi su un alto monte. Qui, negli ultimi giorni della sua vecchiaia, era riuscito nella magia più strabiliante di tutti i tempi: aveva creato la fonte della birra eterna! "Altro che pietra filosofale", pensò il buon Mezzino appena prima di scivolare su delle foglie bagnate dalla birra e di fracassarsi il cranio su un sasso aguzzo e bastardo, ancora prima di assaggiare l'eccellente prodotto della sua grandiosa magia.
La bionda bevanda continuò però a sgorgare creando un torrentello che più a valle si biforcò raggiungendo con i suoi rami i fortunati paesi di Drinctildai e Draibottel.
Nel villaggio di Drinctildai le taverne erano sempre piene, la birra scorreva senza sosta e le sbronze erano intervallate solo da qualche scazzottata. A Draibbottel invece gli sfortunati villici non avevano più la possibilità di bere il prelibato nettare, poiché la fonte della birra era presidiata e sfruttata da una spaventosa Idra a sette mezze! Questo pericoloso essere era un serpente con sette corpi, e alla sommità di ogni corpo c'era un'enorme mezza che conteneva birra fino all'orlo. Per rimanere in vita questo mostro doveva continuamente rabboccare le sue mezze e quale comodità più grande ci poteva essere se non prendere possesso della magica fonte della birra inesauribile.
La birra che giungeva fino a Drinctildai sarebbe stata sufficiente per la popolazione di entrambi i paesi, ma i fortunati abitanti sbevazzoni non avevano la minima intenzione di aiutare i vicini, in compenso li sfottevano e li canzonavano senza pietà.
Tanti cavalieri avevano tentato di sconfiggere la temuta Idra, ma le loro spade le loro lance si erano infrante contro il duro muro della sconfitta e della sobrietà.
Un giorno un abitante di Draibottel, tale Lanciuccotto, dopo l'ennesima presa in giro da parte degli abitanti di Drinctildai decise che questa storia sarebbe dovuta finire! Avrebbe provato anche lui a sconfiggere l'Idra per ridare a i suoi compaesani la possibilità di ubriacarsi ogni giorno e gratis!
Lanciuccotto partì alla volta del luogo presidiato dal mostro: era armato di una spina per la birra arrugginita, di un vassoio adattato a scudo e di una sete biblica. Lui non aveva armi e forse per riavere la birra i suoi erano gli attrezzi giusti.
Passo dopo passo, sulla ripida montagna Lanciuccotto sentiva il profumo e la frescura che solo la birra può donare. Quasi all'improvviso i suoi sogni di ubriachezza furono interrotti dalla minacciosa e poderosa vista del mostro succhiabirra! Sette enormi serpenti messi insieme, con alla sommità dei loro corpi delle mezze di birra da mezzo quintale. Mezze che richiamavano il coraggioso uomo come le sirene richiamavano
Ulisse. La salita faticosa e il caldo sole avevano se possibile aumentato l'arsura che attanagliava da tempo Lanciuccotto, che alla vista di quelle birrone si dimenticò totalmente della minacciosa Idra sottostante e dopo aver abbandonato le sue improbabili armi si arrampicò sui corpi dell'insaziabile bestia e cominciò a bere, bere, bere e bere! L'Idra si dibatteva e urlava, ma Lanciuccotto non sembrava accorgersene: la sete era veramente troppa e il richiamo irresistibile! In circa dieci minuti quel piccolo villico assetato prosciugò le sette teste facendo stramazzare al suolo l'Idra che rotolò su un fianco, lasciando di nuovo scorrere il torrente di birra verso valle. A questo punto Lanciuccotto si accorse della grande impresa che aveva
compiuto e allargò la bocca in un sorriso di soddisfazione. Il sorriso però aprì anche la via ad un clamoroso rutto che esplose con la forza di un'eruzione vulcanica, provocando una clamorosa frana che andò ad ostruire il torrente che scendeva a Drinctildai. Il neo eroe decise di scendere al villaggio, ma non prima di aver dato sfogo ad una mastodontica minzione.
Sceso a valle ebbe modo di dimostrare la sua rettitudine alcolica. Infatti, invece di godersi tutta la birra e lasciare completamente a secco i suoi ingenerosi vicini di villaggio, decise di aprire una grossa birreria chiamata"La ciocca eterna"! Così gli abitanti dei due paesini smisero di guardarsi in cagnesco ed ebbero finalmente un posto dove bere e ubriacarsi insieme nel nome della fratellanza etilica.
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