
In questo illuminante articolo, il nostro Sam ci spiega quale sia il vero dramma che ogni sera si consuma in tanti locali.
Cari imbuti umani,
grazie alla mia ormai quindicennale esperienza tazzatoria (praticata con solerzia in tutta la provincia, bettole comprese), credo di potermi definire buon conoscitore di pub, locali, bar e circoli e anche di baristi, proprietari, gestori e osti vari.
Dopo tanti anni di militanza alcoolica confesso che mi piace andare in giro a vantarmi della mia profonda conoscenza del mondo banconiero e spesso, per farmi bello davanti ai novizi, millanto di essere introdotto ai più oscuri segreti della loggia dei baristi.
Ma ahimè, lo ammetto, non è così.
Faccio pubblica ammenda su questo foglio, poiché in realtà c'è ancora un tabù che distingue me, semplice avventore, da un gestore di pubblico esercizio.
Esiste ancora un inesplicabile, inesplorabile, inintellegibile segreto la cui natura mi sfugge, mi assale e mi tormenta.
Ma per quale cazzo di motivo nei locali la musica diffusa non corrisponde mai ai video che si vedono sugli schermi???
Sembra una baggianata, eppure io sono convinto che in realtà sia questo il vero motivo per cui la gente sta male, vomita, cade per terra e fa gli incidenti in macchina: come si può vedere Freddy Mercury sullo schermo e sentire Alex Britti nelle orecchie e non risentirne???
O peggio ancora, sorbire una buona mezza beandosi della chitarra di Mark Knopfler per poi alzare lo sguardo e impattare nel volto di Tiziano Ferro?
Ma ulteriormente peggio avviene quando da entrambi i canali, visivo e uditivo, arrivano immonde schifezze: cazzo, mamma, mi fanno vedere i Blue, mi fanno sentire i Ragazzi Italiani e tu mi chiedi perché bevo??? Ma dai!!!!
Bah.
Eppure non credo che sarebbe difficile sincronizzare audio e video e con esse, forse, anche qualche neurone del pubblico, che, ricordiamolo, spesso ne ha decisamente bisogno.
Almeno quando la tv trasmette una canzone che non piace basta cambiare canale (e magari mettere su qualche trasmissione di smaialamento, che è sempre gradita, fa salire i bollori e mette sete) e il gioco è fatto. Semplice no?
Anche perché poi magari capita che, nello stato di rimbambimento in cui il Cirroso medio si trova, la dissociazione auricolar/visiva si espanda anche al di fuori dell'ambito musicale: quante volte mi è capitato di parlare con Rottame ed essere convinto di avere a che fare con CampariColBianco, oppure di stare ad ascoltare il MAD convinto che fosse Jaeger, o, peggio ancora, motteggiare fraternamente con Superciuk convinto che fosse la tazza del cesso!
Quindi in conclusione cosa possiamo dire? Una sola parola: RIBELLIONE!
D'ora in poi quando i gestori ci propineranno questa letale commistione di stimoli sonori asincroni, noi agiremo di conseguenza e a nostra volta dissoceremo le loro percezioni, per esempio ordinando birra sale e limone, frizzantino bum bum, Barolo sunrise o Whisky fizz, così anche loro resteranno confusi e storditi e si pentiranno delle loro colpe.
Oppure manifestiamo il nostro gradimento verso le loro scelte musicali sgottandogli abbondantemente sul pavimento ogniqualvolta sullo schermo appaia Gigi D’Alessio.
O ancora: mandiamogli a casa il conto dello psichiatra! “Dottore, il mio oste attenta quotidianamente alla mia psiche! E’ colpa sua se adesso sono convinto di essere un San Bernardo e vado in giro con la botticella di cognac attaccata al culo!”.
Oppure possiamo incolparli delle nostre lesioni percettive, così quando ci diranno: “Il tuo conto di questa sera è di 350,00 €uro”, noi potremo sfacciatamente allungar loro un foglio da 20,00 e dire con nonscialanza “Tieni il resto” ed essi non potranno obiettare alcunché, perché sono proprio loro la prima causa del nostro fraintendimento! (Mmm... Sei proprio sicuro che funzioni? N.d.MAD).
Oppure, più semplicemente, stendiamoli a fiatate.
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