Dalle note di Hic Nick del 25 aprile 2005

Porca troia avevo chiesto di esser inviato dalla redazione del Cirroso per un servizio speciale su uno dei più grandi e famosi "succhiatori" del mondo ed ora, in mezzo ad un temporale pauroso sono a inerpicarmi su questa cazzo di vallata cupa e buia. Mi hanno mandato ad intervistare il conte Vlad Tepes "l'impalatore" Drakulae: eccomi giunto in Transilvania. Ovviamente solo. La redazione mi ha dato la razione k del reporter cirrotico ovvero 5 cordiali e due campioni di dopobarba gusto pino silvestre e gradazione 78% vol.
Non ho paura, però non capisco tutto sto odore di cacca che permea l'aria. Permea è una bella parola: la userò nel reportage. Sarà un bel modo per dire che mi sto cagando addosso!
Eccomi giunto davanti al Castello di Bran. Vedo due tipi strani entrare con tre fiere: una lupa una leonessa e una lonza (chi avesse mai visto una cazzo di lonza è pregato di mandare una foto alla mia prof. di italiano delle superiori) Sulla porta "lasciate ogni speranza o voi che entrate". Porca troia ho sbagliato accesso. Ma qui non si capisce nulla: è un inferno! Aggiro furbescamente la porta e, salendo una ripida scala giungo davanti ad un portone massiccio in legno, con un battacchio grande e grosso (non come quello di CampariColBianco, ma quasi...).
Cacchio, battere il battacchio, mi intimorisce ma cacchio, batto sto battacchio. Sento uno scatto e sento... l'aria decisamente PERMEATA!
E' il momento. Mi sparo i 5 cordiali e, pure, i due dopobarba. Rutto: sto meglio! Facendomi coraggio entro in una spaziosissima sala, un salone da pranzo.
Poi, da dietro, una mano mi afferra subdolamente stringendomi al collo. Il mio sguardo da lince nota subito un fiasco da litro e mezzo poggiato su uno scaffale. Lo afferro con l'intento di spaccarlo in testa al mio assalitore... ma poi desisto: è pieno di liquido rosso. Allora afferro un candeliere... ma non si beve e riprendo il fiasco con l'intento di fare l'ultima gollata della mia vita. E' un unico sorso lungo lunghissimo. Ho solo il tempo di veder l'ultimo goccio di chianti scender nella mia bocca e tutto diventa buio.

Dalle Note di Hic Nick del 26 aprile 2005

La testa mi gira come una giostra mentre, disteso in un letto a baldacchino molto stretto, alzo lo sguardo al soffitto. La cosa non mi sorprende, da buon cirroso conosco bene l'effetto "giostra del primo mattino". Sono strettissimo e non riesco a veder nulla. Tutto è completamente buio e non riesco a distinguere se i miei occhi sono aperti o chiusi. Provo a muovermi pensando allo stronzo di vampiro che mi ha ficcato in questo cazzo di letto da crisi claustrofobica. Non ci do più di tanto peso poiché qui, almeno, l'aria ha smesso di esser PERMEATA. La voglia di una buona colazione mi fa decidere a muovermi. Inoltre ho ancora l'intervista commissionata da redigere. Mi alzo e picchio una violenta cornata contro un asse di legno posto sopra lo stretto giaciglio. Trasalgo scoprendo di esser dentro una bara. Altro che camera e letto stretti. Spostato il lugubre coperchio sono sorpreso dal notare che non è affatto mattina ma notte. Lo deduco di bagliori di lampi e tuoni che provengono da una piccola finestrella livello del soffitto: sono in una cripta! Questa è la prima buona notizia di questo viaggio. Il mio acume mi fa subito effettuare il collegamento magico che collega il mio fegato alla posizione spazio-temporale: se sono nella cripta, porco due, la cantina è vicina! Esco a canna e infatti due porte dopo ecco che in mezzo al rombo del temporale scorgo la magica porticina in legno. Con un agile spallata la abbatto. Cioè, con una spallata tento di abbatterla, ma rimbalzo via sbattendo con la testa contro un'armatura dotata di alabarda, che con somma fortuna finisce col cadere sul catenaccio della porta. Minchia, era aperta!!! Sto vampiro non sa cosa sia il rischio di avere un cirroso per le cantine!!! Lunghe file di botti sono ordinatamente disposte sulla destra, ripiene di deliziosa Palinka. Sulla sinistra, entro nicchie scavate nella roccia riposano migliaia di bottiglie di vino. "Altro che Dracula..." penso, "qui è Disneyland!" e senza perder altro attimo mi ci ficco nel mezzo. Bevo questo liquido dal sapore acre sino a che la testa torna a girare, il senso di nausea mi sconvolge e giaccio stringato per l'ennesima volta sul pavimento. Euforicamente ciucco, perdo i sensi.

Dalle note del conte Drakulae del 26 aprile 2005

Finalmente è mezzanotte. Avrei voluto pigrare ancora qualche istante prima di destarmi, ma un tonfo sordo poco distante alla mia cripta mi fa sobbalzare. Dalla fenditura sulla parete scorgo che c'è bel tempo: tempesta, tuoni e fulmini. Penso: "Una bevuta e una trombata e sarà una giornata perfetta!" Sono però inquieto da quel sordo tonfo poiché ultimamente i vari John Harker e Prof. Van Helsing hanno ricominciato a rompere i marroni con paletti, croci e corone di aglio. Silenziosamente attraverso la cripta e passando per il corridoio buio noto che la porta alla cantina è aperta. Percepisco i canini sporgere affilati mentre le pupille si allungano e dilatano divenendo sottili e simili a quelle di un gatto. Non sono mai stato un fiore, ma ora, trasfigurato da questo ghigno malefico, faccio veramente paura. Un dubbio mi assale mentre ripenso che avrei potuto risparmiarla, la venditrice di lampade UVA che poche settimane or sono aveva bussato alla porta del castello offrendomi uno sconto sull'abbonamento al centro estetico. Non mi è mai piaciuto pianger sul sangue versato. Entro nella cantina, pronto. Un corpo è disteso immobile sul pavimento. Cerco di voltarlo per scoprire se ancora un po' di sangue può circolare nelle sue vene.
E' orribile.
Un viso schifosamente ripugnante,pallido anch'egli e completamente cosparso di Vomito e Alcol.
Mentre lo volto mi fissa freddo, con uno sguardo perso, semi incosciente, vacuo. Lancio un grido: "AAAAHHHH"

Dalle Note di Hic Nick del 26 aprile 2005

"AAAAHHHH" Un vampiro mi sta fissando.
E' orribile.
Un viso schifosamente ripugnante,
pallido anch'egli e completamente cosparso di Sangue.
Perdo nuovamente conoscenza. E mentre la mia testa precipita pesante sul corpo del vampiro sento il mio mento sbattere forte sul pavimento ed i miei canini affondare in qualcosa di morbido sino ad incontrare un osso. Poi tutto è buio.

Dalle Note conte Drakulae del 26 aprile 2005

Ma dimmi te se, all'alba di 600 anni passati doveva arrivarmi in cantina un coglione che cadendo mi morsicava una mano!
Mavaffanculo. Almeno non mi sanguina. Però... che sensazione strana... mi sento leggero. I pensieri se ne vanno via... vedo... vedo... luce... e nuvole bianche. Vedo sole.... e...e.... stagliarsi all'orizzonte una grande grandissima figa bionda con alla destra un boccale di bionda e alla sinistra un bottiglione di Nebbiolo. Tutto attorno a lei putti e... puttane bevono allegri. Sento calore nel cuore... svengo.

Dalle note di Hic Nick del 01 maggio 2005

Mi allontano dal castello salutando quella sagoma del conte Drakulae. E' stata un'esperienza bellissima condividere con lui le nostre passioni ed i nostri interessi. Non avrei immaginato che fosse un succhiatore cirrotico. A me avevano sempre detto che era uno crudele e diabolicamente malvagio, assetato di sangue. Eccheccazzo: in quasi una settimana ci siamo calati mezza cantina, altro che liquido ematico. E poi che sagoma. Mi ha raccontato della foresta dei 20000 turchi impalati. E poi delle 100 vergini uccise in una notte di sangue. Beh, quella sera mi sono permesso di dirgli che è stato un po' pirla a sprecare tutto quel ben di Bacco. Lui, pacatamente mi ha obiettato che se erano vergini, non la davano con molta facilità e se lo meritavano. Come non potevo condividere quei sani punti di vista? Che tipo 'sto conte. Gli ho promesso che appena torno gli farò avere una bara piena di Guinness. Lui in cambio mi ha dato una piccola sacca per il viaggio piena di bottiglie. In verità qualcuna punta, ma non si può aver tutto dalla vita...

Dalle Note conte Drakulae del 1 maggio 2005

Il buio è finito. Vago disperatamente giorno e notte alla ricerca di qualcosa di alcolico da bere. Da quando Hic Nick mi ha morso sono maledetto. Ho bisogno di bere, di fare ciocca, di ridere e ubriacarmi. Ho lasciato la mia bara e la vecchia cripta per posizionare un letto comodo col catino laterale e una canna a presa diretta da una botte della cantina. Ho ancora possibilità di trasformarmi in pipistrello, ma è scomodo perché quando dormo capovolto, pieno di birra, mi piscio addosso.
Ora è meglio che mi riposi. Stanotte sarà una notte lunga di terrore per le cantine e per le fanciulle del borgo. Ho anche cercato di suicidarmi con un paletto di frassino ma poi ho pensato che sarebbe stato un peccato rovinare una bella vigna. Mi sono cosparso di aglio e... mi sono fatto una quarantina di bruschette con le quali ho bevuto sei litri di Bonarda.
Nulla.
Cirroso..... per l'eternità.