C'era una volta, tanto tempo fa, in una landa gelida e desolata, un vecchio ciccione astemio e barbuto che lavorava alle dipendenze di una nota ditta di bibite, la Rutto Cola. In principio era stato assunto come assaggiatore ufficiale del suddetto intruglio, ma poi, dopo che il suo ventre ebbe ormai raggiunto livelli di dilatazione prossimi alla deflagrazione (il Pentagono aveva decretato lo stato d'allarme "Defcon 5"), era stato rimosso dal suo incarico e trasferito in quella gelida terra. Qui il suo compito era consegnare i premi della raccolta punti della Rutto Cola agli orsi polari. Per svolgere tale fondamentale funzione, il nostro si aggirava fra gli igloo abbigliato nei tipici colori biancorossi dell'azienda.
Egli era molto triste, poiché i propri cronici rutti gli attiravano le antipatie di tutta la popolazione locale (e inoltre facevano sciogliere gli igloo).
La vita era assai monotona e squallida, per questo essere, che era altresì attanagliato dall'annoso problema dei geloni alle chiappe.
"Ma come fate voi a scaldarvi in queste gelide lande?" chiese a un pescatore di pinguini.
Il vecchio pescatore si girò e attraverso i denti sgranati gli mandò una fiatata che gli fece intuire la risposta.
Il nostro astemio consulente tecnico commerciale si precipitò allora nel più vicino emporio e comprò un bottiglione di distillato di renna. Si recò quindi nella sua casetta, versò il liquore nella vasca da bagno e vi ci si tuffò dentro. Il povero anziano, però, inizò ad affogare e, di conseguenza, per salvarsi la vita, dovette bere il liquido fino a prosciugare la tinozza.
Ma! Incredibile! Un piacevole tepore e un allegro senso di felicità pervasero il panzone, che da allora in poi svolse il proprio lavoro con sempre maggiore successo. Il rossore delle sue gote e i suoi continui, ilari ed ebbri "oh-oh-oh" erano per tutti fonte di gioia e allegria, tanto che la Rutto Cola decise di allargargli la zona al mondo intero e di equipaggiarlo con una slitta dotata di un potente motore a reazione (le renne che vedete attaccate davanti sono in realtà cosparse di zucchero perché sono anni che tenta di farle fermentare).