Il mistero aleggia da cinque anni, ormai.
In occasione del Cirroso n. 15, è giunto finalmente il momento di svelarlo!!!
M******** M****** nasce il 17 giugno del 1976 presso il bar dell’ospedale di San Giovese sul Fiasco.
Al momento in cui scriviamo non è ancora morto, e si sta anche toccando i coglioni.
Il più grande interrogativo che aleggia intorno alla sua nascita è… PERCHE’???
Medici, infermiere e baristi se lo sono chiesti per anni: “Cosa abbiamo fatto di male?”.
Ma andiamo con ordine:
Il 2 novembre del 1975, il noto imprenditore, show-man e uomo politico Baffo Moretti entra nei celebri cessi pubblici di San Giovese sul Fiasco (cfr. Il Cirroso, speciale Novello 2000, n.2), con l’evidente intento di farsi una solenne pisciata.
Il suo stato di ebbrezza, però, gli rende difficile la corretta sgrullatura del pene ed è quindi costretto ad insistere ben oltre le tre sgrullate sancite dalla convenzione di Ginevra (nota mignottona di di San Giovese Sul Fiasco), prima che scatti l’accusa di masturbazione.
Il risultato è dunque inevitabile.
Ciò di cui Baffo non si accorge, a causa del suo torpore e rincoglionimento alcolico, è che in quella stessa cabina vi è sua cugina, Letizia Moretti, nota candidata sindaca e entreneuse locale, che si è addormentata sul cesso a gambe larghe.
Complice la stagione della risalita dei salmoni, il risultato è inevitabile.
Letizia, però non se ne accorge per sette mesi: nausee e vomiti per lei sono un’abitudine quotidiana, l’aumento della pancia viene attribuito alla sua dieta ipocalorica e iperlipidica, e in quanto all’interruzione del ciclo… Beh, quello è probabilmente un dono del Signore.
D’altronde, dalla morte di Coppi, il ciclo non è mai più stato lo stesso.
Comunque…
Il 17 giugno del 1976 Letizia ha un conato di sgotto più violento del solito e, come avrete già intuito (anche perché CCB domani si alza presto e dobbiamo tagliare corto), il piccolo M******** nasce.
Fin dai primi giorni di vita, il piccolo M******** mostra subito una spiccata propensione verso le bevande alcoliche, (e questo, per un abitante di San Giovese sul Fiasco, è normale), soprattutto quelle altrui (e questo, per gli abitanti di San Giovese sul Fiasco, è un giramento di coglioni enorme).
Il piccolo scimmiesco bambino diventa quindi ben presto l’essere più odiato del paese: spesso per fottere i bianchini si infila sotto i tavoli dell’osteria, ricevendo di conseguenza pletore di calci, scarpate e stampellate in faccia da parte di tutti i reduci e veterani che si trovano nel locale.
Queste percosse, protrattesi per anni, sono quindi la causa delle deformazioni al cranio ancora oggi ben visibili, nonché della folta peluria che lo avvolge (cresciuta forse per attutire i colpi, o forse per la scarsa igiene del soggetto).
La nascita incestuosa da parte di due cugini, è invece la causa delle sue notevoli tare mentali.
La residenza a San Giovese sul Fiasco è la causa della sua smodata propensione per l’alcool.
Ma allora… Questo figlio di una sgrullata e di una mignotta, come ha fatto a diventare il direttore del Cirroso scavalcando in graduatoria Montanelli, Montalbano, Montezuma e Montezemolo?
E soprattutto… Quanto sono conciati male gli altri quattro, per aver accettato di sottomettersi alle sue deliranti linee editoriali?
La storia del Cirroso, se siete arrivati a leggerci fino a questo numero, dovreste conoscerla già.
Ma probabilmente nessuno è davvero arrivato a leggerlo, quindi nessuno la conosce, quindi a nessuno gliene frega un cazzo, quindi chi siamo noi per raccontarvelo? Siamo quattro artisti che se ne fregano delle tare mentali del MAD (e anche delle sue linee editoriali, sinceramente), e soprattutto non capiamo un cazzo di quello che dice (un po’ perché siamo ciucchi, un po’ perché lui sbiascica troppo).
Per rimediare, i proventi della vendita di questo articolo su eGay serviranno per comprare un collare di quelli che si mettono ai cani per tradurre i loro latrati (Jaeger è convinto che esistano perché li ha visti a Studio Aperto)... Oppure facciamo ubriacare Stephen Hawking e gli fottiamo la carrozzella.
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