Spesso è un miraggio irraggiungibile. Spesso è una figura leggendaria. Molti dicono di volerlo bere, ma nessuno ci riesce mai... E' l'ultimo bicchiere!!!
Dall’autobiografia di CampariColBianco...
L’ultimo bicchiere è imprevedibile, può essere quello che hai in mano oppure arrivare tra un paio d'ore. Alle volte pare un essere soprannaturale e diabolico: pare infinito, oppure pare che abbia la capacità di un mastello o che sia autoriempiente, anche se di solito è sempre un amico bastardo che vuole mandarti a casa in carriola. Alle volte con l'ultimo bicchiere c'è una lotta epica. Abbandonarlo senza svuotarlo sarebbe un gesto da uomini vili, ma la lotta all'ultima goccia regala solitamente una vittoria di Pirro. Raramente l'ultimo bicchiere è tuo amico, anche se il giorno dopo spesso torna a trovarti sotto forma di mal di testa.
Quando credi di averlo fregato e messo in scacco ha sempre un asso della manica: la sua amica bottiglia che ha una resistenza ben superiore e quasi divina.
Ma l'uomo saggio sa che per cento sconfitte ci potrà essere almeno una vittoria e quindi bisogna continuare a provarci. L'esperienza mi dice che è così.
Era il 23 dicembre, laureato da pochi giorni. Con gli amici ci troviamo a festeggiare (Maledetto CCB che si mette a festeggiare una laurea il giorno prima della tradizionale sbronza della vigilia di Natale... Ci è toccato fare la doppietta! Quanti sacrifici... N.d.Sam), e mentre il cinghiale galoppa sulla nostra tavola, il nebbiolo scorre impetuoso nelle nostre gole. Al momento dei regali escono cose spettacolari e dulcis in fundo una gran bottiglia di grappa Nonino da litro. I nostri fisici ormai provati reclamano però l'ultimo bicchiere, un po’ ingolositi dal dorato colore della grappa invecchiata, un po' perché si sa che la grappa "sgrassa".
E qui il diabolico ultimo bicchiere inizia una sfida mortale con tutti i commensali sopravvissuti (mi pare 5). Gli uomini non cedono ed entra in gioco la bottiglia con tutta la sua robusta costituzione. Il calore nei corpi aumenta e si diffonde l'idea di gettare un secchio d'acq*a sulla stufa. Ma nessuno ha la fermezza necessaria per alzarsi. Ad un certo punto dal fondo del tavolo l'amico Rottame grida "Oh! È finita!".
Come un raggio di sole nella nebbia i valorosi si guardano e all'unisono si mettono a ridere. Poi rivolgendosi a me dicono "Pensa che ti abbiamo regalato la bottiglia di grappa perché abbiamo pensato: <<Così gli dura un po’ e conserva un bel ricordo della sua Laurea!>>"
Dopo cinque minuti di risate eteree e volatili ci alziamo e ci diciamo: "Dai, andiamo al circolo a farci l’ultimo!"
E la storia continua.
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