(l'occasione fa l'uomo ciucco)
In questa puntata l'attenzione è rivolta alle ultime mode enologiche che purtroppo stanno infestando l'ambiente etilico italiano.
Il vino è di moda. Non è una grande scoperta, basta entrare in una qualsiasi bettola (che adesso tutti chiamano vineria o wine bar, perché fa più chic) per vedere il bambascione di turno far roteare in un ampio bicchiere due dita di vino e poi, dopo analisi del colore, del profumo e un assaggio, inondare di cazzate i suoi compagni di tavolo (quasi sempre donne raggirate da tanta, presunta, sapienza enologica). Tutti a pontificare di sentori di viole e profumi di croste di pane (Per non parlare dei fighetti che annusano se il tappo sintetico sa di tappo! N.d.Rottame). Una volta non era così. Al massimo qualcuno si lamentava perché chi aveva pestato l'uva aveva i piedi infestati di funghi che di conseguenza andavano ad incarognirsi sulla boccuccia del bevitore. Ultimamente anch'io ho partecipato ad una di queste cene "didattiche". C'è voluta tutta la mia pazienza per tornare a casa senza una denuncia per percosse. Il programma era questo: quattro piatti accompagnati da altrettanti vini con conseguente dotta spiegazione.
Risultato della serata: quattro mezzi bicchieri di vino! Alla fine della cena la mia gola era più secca dei genitali di Rosi Bindi! Tutti a dire che bere bene non significa bere tanto ma apprezzare assaggi di buoni vini… Credo che il Dio Bacco dovrebbe punire questi "filosofi del bere bene" facendoli affogare in un mare di acq*a e sterco! E' scontato che noi Cirrosi sappiamo ben distinguere un buon vino da una brodaglia colorata ma, a maggior ragione, se un vino è buono noi ne tazziamo a volontà! La degustazione, il mezzo bicchiere, sono inutili scuse di esseri inadeguati allo stile di vita etilico. Ma i deboli avanzano in gruppo e, si sa, la massa può fare grossi danni: sempre più spesso sui tavoli dei ristoranti scorgo quelle che vengono chiamate "mezze bottiglie", praticamente delle lattine di vetro con la forma di una bottiglia… Ma dove sono finiti i fiaschi e i bottiglioni di una volta? I tempi cambiano e purtroppo rimangono pochi gli alfieri del bere bene e tanto. Concludo con un piccolo consiglio: se proprio non potete sfuggire a una di queste cene con degustazione, accertatevi sempre di avere a casa un bottiglia di grappa nuova per ridare gioia al vostro povero fegato, troppo spesso lasciato a secco per colpa delle mode.
Scritto da Anonimo Beone il 23 Aprile 2008, 21:04
ODIO I SOMMELIER: TUTTAVIA IL NOSTRO MOTTO E' SEMPRE QUELLO:
"QUALITA' IN QUANTITA'! "
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