Questa volta il nostro Direttore era ancora più in vena di cazzate del solito. Lo prova questo delirante editoriale!
Care civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore.
Va beh essere ciucche, ma far l'amore con tre civette... Mi sa che questa figlia del dottore ha ammazzato più uccelli lei dell'aviaria.
Ma cazzi a parte, vi posso dire che è stato un periodo piuttosto pregno di assorbimento alcolico e fortunatamente non ornitologico.
Fra ponti, feste, cene, grigliate, pranzi, aperitivi, compleanni, partenze, addii, Pasque, fiere, Vinitalies (plurale) e Cantine Aperte, per noi è stato un mese e mezzo di durissimo lavoro.
Ma di tutto ciò su questo volatilissimo numeronon troverete un cazzo.
Chissà perché...
Forse perché non c'è un Redattore che si ricordi qualcosa... E chi si ricorda non c'era.
E se se lo ricordassero li licenzierei.
Se non fosse che queste fogne umane vogliono la liquidazione... in liquidi! E quelli servono a me per poter scrivere queste solenni puttanate.
Volevo altresì comunicare che mi dissocio dall'infelice copertina che vedete qui sotto, frutto dei peggiori incubi del Cardinal Ruini, scelta a maggioranza dalla Redazione per alzata di rutti.
Come capirete dalla lettura del giornalino, l'orribile essere ivi effigiato è Pinotchio, uno dei più originali personaggi di fantasia mai inventati in un delirio etilico.
Per concludere, vi ricordo che quest'anno ricorre un importantissimo anniversario: i 514 anni dalla scoperta dell'America, la patria che ci ha dato tante sostanziose bistecche di bisonte e prosciutti di grizzly. E siccome Colombo era uno dei peggiori ciucchi della storia (ha scambiato l'America per l'India), ricordatevi che noi della Nina e della Santa Maria ce ne fottiamo: ci interessa solo la PINTA.
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