Direttamente dalle pagine del numero 5 arriva online l'editoriale del nostro Direttore.
EDITORIALE
Cari cirrosi birrosi,
questo numerodel vostro giornalino etilico preferito esce in concomitanza con la prima Festa del Cirroso, quindi quando leggerete questo editoriale, tale festa sarà già ormai leggenda da tramandare ai vostri nonni, ne avranno già parlato tutti i giornali e i tg e io starò già languendo nelle patrie galere per qualcosa che non ricorderò neanche di aver fatto.
Per questo motivo non parlerò della festa, visto che ne saprete più voi che state leggendo di me che sto scrivendo ora, tre giorni prima che abbia luogo.
"Ma se non ne vuoi parlare perché hai riempito mezzo editoriale con quest'argomento?" vi starete chiedendo.
Semplice: perché un bravo giornalista trova sempre un modo elegante per riempire lo spazio assegnatogli anche se non ha uno straccio di idea.
Io invece, che non sono un bravo giornalista, ma il solito buon direttore ciucco del cazzo, ho trovato solo questo modo qui squallido.
Ma parliamo un po' del giornalino che avete fra le mani e che probabilmente avrete raccattato in qualche bar: in questo numero vi proponiamo, oltre a Feg e alle solite rubriche, una eroica epopea western, una canzone da cantare in spiaggia con falò, chitarra e litri di birra, un test per veri intellettuali e due (DUE!) bei reportaggi sulle Cantine Aperte (e subito Svuotate).
E' venuto fuori un numero bello "spesso", come piace a noi e, spero, anche a voi.
Chiudo ricordandovi che tutti i numeri del Cirroso sono disponibili gratuitamente su www.ilcirroso.it: se il nostro giornalino vi piace stampatelo, fotocopiatelo e lasciatelo nei bar.
Diffondete l'ebbrezzaaaa!!!
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