In questa seconda puntata, il nostro acculturato webmosto ha selezionato due nuove opere!
La di Vino Commedia:
Questo capolavoro italiano risalente al medioevo, periodo nero della nostra storia in cui il vite era rilegata nei monasteri, usata solo per produrre vino per cerimonie religiose, Dante Aligavi racconta in modo molto pittoresco la sua visione dell'aldilà.
Racconta di un orribile inferno dove i peccatori vengono lasciati a macerare in diabolici veleni dai nomi esotici come spespi, sprait o gingero.
Descrive il purgatorio come un luogo popolato di esseri bellissimi e altrettano infidi che decantano le virtù di beveroni al gusto di sapone per piatti al limone e solo il 3% di alcool.
Per ultimo infine il paradiso, luogo della felicità in cui il vino non è piu relegato a ruolo di sciacq*abudella di pochi preti malati di gotta, ma diventa gioia e serenità per tutti i puri di fegato.
Il libro Cora:
In una scuola elementare genovese di metà ‘800, un guppo di giovani scolari impara l'amore per la birra, per il vino, per gli amari di tutti i tipi ma soprattutto per il sopraffino liquore piemontese Amaro Cora. Commovente la scena in cui il piccolo Amarone si autoincolpa di aver lanciato una Spespi cola verso il maestro per difendere il suo piccolo amico tanto povero da non potersi permettere nemmeno un grappino per il caffè.
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