Questa volta i nostri espertissimi sessuologi prendono spunto da una letterina giunta in Redazione per raccontarci una dolce e romantica storia.
Caro Cirroso, sono dentro a un bivio esistenziale: il mio fidanzato mi chiede di depilarmi la patatina, ma se facessi ciò danneggerei il microambiente che mi permette di coltivare gli ottimi funghi porcini che utilizzo per fargli il risotto che gli piace tanto.
Cosa posso fare?
Candida
Cara Candida,
depila pure la tua dolce e tenera bernardina cespugliosa: la biosfera che in essa risiede può essere comodamente ricreata fra le dita dei tuoi piedi oppure fra le tue ascelle.
Il risotto non avrà mai più lo stesso sapore, ma potrai arricchirlo con il gusto delicato di un buon bicchiere di Clinto.
Al tuo fidanzato possiamo invece consigliare di scegliere una morosa che fra le cosce coltivi un buon vitigno invece di inutili funghi.
A questo poposito vorremmo raccontarvi una storia:
molto tempo fa viveva in Francia una famosissima entreneuse, Madame Millì d'Abbrasse de Bordeaux d'Armagnac.
Questa nobile e fiera cortigiana, questa altera e aristocratica meretrice, questa demiurga del sesso, insomma, questa grandissima puttanazza, diede lustro al mestiere più antico del mondo per un lunghissimo periodo: fra i suoi clienti ci furono Napoleone III, Giuseppe Garibaldi, Joseph Stalin, Lino Toffolo e Bill Clinton.
Ma perché tutto questo successo? Come faceva questa donna a mantenere intatto il proprio fascino nonostante l'avvizzimento del suo corpo, la fragilità dei suoi femori, la caducità dei suoi seni, la secchezza della sua vulva?
E' proprio qui che stava (o sta? N.d.MAD) il segreto: fra le cosce la gran baldraccona teneva nascosto un pregiato filare di Chateaux du Buarnard, pregiatissima varietà d'uva che, oltre a contribuire alla lubrificazione della sua passerina, donava all'amplesso quella sensazione inebriante che nessun'altra donna era in grado di elargire a un maschio.
Da tempo Millì non appare più sulla pubblica scena, né nelle pubbliche stazioni o sui marciapiedi, ma noi siamo sicuri che il suo indomito spirito mignottesco aleggi ancora nelle cantine degli amanti appassionati.
Scritto da Anonimo Beone il 1 Novembre 2007, 22:22
millì sei tutte noi ( che schifo)